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50 km per una buona causa

  • criceteam
  • 2 ott 2024
  • Tempo di lettura: 4 min

Le iniziative che ci piacciono perché uniscono lo sport che amiamo con la solidarietà



Oggi vogliamo parlarvi di una iniziativa organizzata e pensata da Oleh e che noi siamo liete di divulgare.

Di cosa si tratta?

Lo scoprirete leggendo la mini intervista.



Ciao Oleh,

prima di parlare del tuo progetto vogliamo conoscerti un po’.

Chi è Oleh? Raccontaci un po’ di te…


Mi chiamo Hodovanyy Oleh e sono nato in Ucraina. All’età di 9 anni ho raggiunto mia mamma qui in Italia, ho passato la maggior parte dell’infanzia con mia nonna. L’istruzione l’ho ripresa qui, dalla terza elementare, mi sono diplomato alla scuola alberghiera di lavinio. Oggi ho 29’anni, lavoro e vivo a Roma


 Sei sempre stato uno sportivo? Che ruolo ha lo sport nella tua vita? 


Ho giocato a calcetto per diversi anni, mi piace molto il calcio. Dopo che smisi di giocare, onestamente, lo sport è passato un po’ in secondo piano, ogni tanto facevo qualche partitella con gli amici. Oggi è un valore assoluto. La corsa mi ha cambiato la prospettiva. Correvo già 3 anni fa, ma poi smisi. A marzo di quest’anno ho ricominciato, avevo bisogno di uccidere la noia in qualche modo e impegnare il mio tempo, stavo passando un periodo davvero difficile e mi sembrava di non uscirne mai. Come stessi in caduta libera dentro a un buco nero. La corsa è stata un alleata fondamentale in quella che era ed è questa mia guerra personale. Amo affrontare le lunghe distanze, mi sento davvero dentro un carro armato quando corro. Oggi posso dire di essere una persona migliore grazie anche alla corsa. 

Come è nata l’idea di questa raccolta fondi e perché hai scelto proprio questa causa?


È nata grazie a mia mamma a dire la verità, io volevo semplicemente correre quella distanza e spendermi in qualche modo per il paese in cui sono nato, visto che ora lì la situazione è quella che tutti noi sappiamo e io in qualche modo mi stavo dimenticando delle mie radici. 

Volevo dare un mio sostegno al popolo Ucraino, sentirmi parte di qualcosa, ho pensato che se fossi lì oggi la mia vita, di certo, non sarebbe stata quella che sto vivendo qui. In più, come ho detto prima, la corsa è stata fondamentale per me nella mia battaglia personale, sento un potenziale enorme in questo gesto sportivo, quindi volevo condividerlo con tutti. 

Ho scelto questa causa perché voglio schierarmi dalla parte di chi non può scegliere come vivere la propria vita. Con questa raccolta fondi aiuteremo bambini scappati dalla guerra e arrivati qui in Italia. Avranno modo di fare sport e di conseguenza sanno integrati in un contesto sociale.Visto che oggi per me la corsa vale così tanto ed è stata importantissima, penso che lo sport debba essere un diritto di tutti e non un privilegio per pochi. 


Quali difficoltà hai incontrato nello sviluppo di questo progetto?


La cosa più difficile è stata trovare un’associazione pronta a supportare il mio progetto. Sport senza frontiere è una delle pochissime ad aver risposto alle decine di mail che ho mandato. Poi da lì è stato tutto più facile.


Come ti sei preparato a correre 50 km? Hai un allenatore? Segui un programma on line?


Semplice correndo, stando il più tempo per strada, in giro. Alcune volte esco alle 6 del mattino e rientro alle 18 di sera. Non ho tabelle o coach che mi seguono. È un modo anche per allenare la mia mente e conoscermi…mi piace chiamarla “corsa consapevole”, voglio che sia qualcosa che faccio come lo sento di fare. Correvo 3km, oggi ne posso correre 40 senza problemi. Senza essere seguito da nessuno. Ma nel mio piccolo mi informo molto, quello di sicuro! 


Ora dacci qualche dettaglio in più: come si svolgerà la tua corsa? (luogo e data di partenza, percorso)


Partiro alle ore 11 del 6 ottobre da Nettuno. Percorrerò tutta la costa fino a Ostia, sono 50km, l’orario previsto per l’arrivo è intorno le 16:00. Ho organizzato alcune tappe, chi vorra potrà unirsi a me. Sarà bello condividere tutto questo con altre persone. 


Cosa ne pensano la tua famiglia e gli amici?


Sono tutti molto entusiasti, davvero! Ma mia mamma è quella che secondo me la sta vivendo più intensamente questa iniziativa. Mi dice che quando ci pensa le viene da piangere. Lei aiuterebbe chiunque! Controlla ogni giorni il sito delle donazioni. Mi sostiene un sacco, è fiera di me. Purtroppo l’ho delusa parecchio(mi riferisco a quando stavo passando il momento difficile) oggi sento che è di nuovo fiera di me. Questo per me è tutto. 


Vuoi lasciare un messaggio a chi ci legge?


Tutti abbiamo momenti no, negativi e molto difficili. Ma credetemi, una soluzione e una via d’uscita esistono sempre! Bisogna combattere per se stessi, perché noi abbiamo la possibilità di scegliere come spendere e vivere il nostro tempo. 

Una volta ho sentito una frase di Jago, uno scultore giovanissimo. E mi è rimasta impressa, ci penso saempre ed è questa: 

“DA UN ERRORE PUÒ NASCERE UN OPPORTUNITA” 

Io dagli errori commessi sto tirando fuori il vero Oleh. Possiamo farlo tutti. 






 
 
 

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